Disabilità Uditive
Inclusione e Mondo del lavoro per le persone sorde
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Lavorare sull’inclusività significa molto di più che lavorare sull’integrazione. L’INTEGRAZIONE pone l’accento sulla DIVERSITA’ e rischia di portare con sé emarginazione e discriminazione (faccio entrare in quale modo il “diverso” nel mondo “normalizzato”); l’INCLUSIONE invece pone al centro la PERSONA e lavora sul CONTESTO rendendolo adatto a tutti in modo che ognuno possa viverlo in condizioni di pari opportunità.


La prima cosa da fare è creare il contesto culturale Inclusivo, che poi sarà la base per modificare il contesto strutturale e fisico.
Ed è proprio per questo che da anni programmiamo momenti formativi per le nostre persone, con lo scopo di toglierci gli occhiali dei nostri pregiudizi inconsapevoli ed entrare in contatto con i bisogni, le storie di vita, le difficoltà che le persone possono avere.

Nel 2022 abbiamo deciso di approfondire il tema di Disabilità e Lavoro, trattando le disabilità visibili e invisibili. Venerdì 25 e Sabato 26 Marzo abbiamo organizzato due momenti formativi sulla sordità grazie alla partecipazione di Francesca di Meo (Disability & Diversity Manager – Responsabile area Progetti dell'Istituto Pio X dei Sordi di Milano ) , Luca Des Dorides (Disability Manager presso l’Istituto Statale Sordi di Roma) e Ilaria Galbusera (Disability Manager presso Intesa San Paolo e Capitana della Nazionale Pallavolo Femminile Sordi).

Sono stati momenti molto intensi in cui abbiamo avuto modo di chiarirci bene su chi sono i sordi, a quali difficoltà ed emarginazioni vanno incontro (in famiglia, con gli amici, a scuola e nel mondo del lavoro), fin dove arrivano i servizi pubblici, cosa possiamo fare noi per essere più inclusivi, come cambiare il nostro modo di comunicare, come organizzare gli spazi, gli uffici, la luce.

Abbiamo analizzato quali tools informatici possono essere usati, come scrivere una mail, come gestire una riunione, un colloquio.

Abbiamo concluso con un divertente SHH LUNCH, un pranzo in cui per un’ora l’unica regola era NON PARLARE. Abbiamo comunicato tra noi in tanti modi diversi, ma senza l’ausilio della parola.

Come dono ci hanno poi mandato il nostro SEGNO-NOME, così anche Vector ha ricevuto il suo battesimo nella LINGUA DEI SEGNI!

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