La musica del cuore
Incontro con Giorgia Testa
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Il 21 febbraio 2024, Vector ha vissuto un importante momento di formazione personale sul tema dell’inclusione.

Grazie all’incontro con Giorgia Testa presidente de “LA MUSICA DEL CUORE”, un’associazione con lo scopo di aiutare le persone cardiopatiche al di fuori dell’ambito ospedaliero e lavorare sull’accettazione di sé, del proprio corpo e delle cicatrici “post-operatorie” promuovendo la cultura dell’amore per sé stessi e il contrasto al bullismo. La situazione purtroppo risulta più difficile per le persone di sesso femminile che ogni giorno e in ogni circostanza devono scontrarsi sempre di più con i canoni di bellezza spesso irrealizzabili imposti dalla società.

Giorgia, insieme a sua madre Cristina, ha raccontato la sua storia fatta di numerosi interventi chirurgici per correggere malformazioni cardiache, i primi di questi a pochissimi giorni dalla nascita.

Durante il racconto non sono mancati momenti di commozione sia da parte delle due narratrici sia da parte dei collaboratori di Vector presenti all’evento (l’incontro era aperto anche a familiari e amici).

Giorgia e Cristina hanno mostrato attraverso le loro parole, una grande tenacia e una voglia di vivere veramente ammirevoli. Molto toccante è stata la parte in cui Giorgia ha raccontato che la sua associazione è dedicata a Leonardo un ragazzo di 15 anni deceduto a seguito di una cardiopatia congenita.

Giorgia, che ha studiato alcuni anni negli Stati Uniti, ci ha raccontato dell’incontro con alcune persone cardiopatiche in quel paese, e delle difficoltà che hanno ad accedere alle cure.

"Se fossi ricca, mi piacerebbe poter pagare gl’interventi a quei ragazzi sotto i diciott’anni che non possono permetterselo. Non sono ricca, ma almeno posso raccontare le loro storie."

Giorgia canta, scrive, recita, fotografa, crea. È un’artista a tutto tondo, e l’arte la aiuta nel lavoro della sua associazione.

Due sono i progetti fotografici con cui Giorgia combatte la sua battaglia per favorire l’accettazione delle proprie cicatrici: il primo si chiama “ORO” e prende spunto della filosofia giapponese del “Kintsugi” la quale ritiene che se un oggetto rotto viene riparato con l’oro quell’oggetto acquisisce maggior valore rispetto alla propria forma originale, per questo motivo, chi lo desidera viene fotografato con le proprie cicatrici dipinte d’oro.  Il secondo progetto si chiama “FIORI” in questo caso le cicatrici vengono affiancate a fiori, perché accettare le proprie cicatrici è il primo passo per poter rifiorire come persone.

Giorgia ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dai genitori in situazioni come queste perché, quando si è genitori di una persona malata o con disabilità, non si finisce mai di essere genitori.

Giorgia ha concluso l’incontro cantando una canzone da lei scritta in inglese, nel cui testo s’invita le persone a non mollare mai, a ricordarsi che si vive per sé stessi e non per come altri ci vogliono vedere.

Please stop telling me That I’m good at everything and I can’t even make a mistake Please start listening Stop saying that you wanna be me ‘Cause you don’t know what it means, yeah you don’t know what it means

Giorgia Testa
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