Il 10 maggio 2024 Vector S.p.A. Società Benefit ha ricevuto un importante riconoscimento per le eccellenti pratiche implementate in azienda nell’ambito della sicurezza sul lavoro. La premiazione è avvenuta presso la sede di Confindustria a Gallarate, dove Giada Anania, QHSE manager di Vector, è stata onorata in rappresentanza dell’azienda insieme ad altre quindici imprese. Il riconoscimento è stato conferito da Confindustria Varese e dai sindacati confederali Cgil, Cisl dei Laghi e Uil Varese in merito alle iniziative relative ai near miss introdotte da Vector.
Con “near miss” ci si riferisce a situazioni o agenti che hanno caratteristiche intrinseche di pericolosità, ma che, per circostanze fortunate, non hanno provocato danni a persone o cose. Questi incidenti sono numericamente superiori agli infortuni e rappresentano una fonte preziosa di informazioni per migliorare la prevenzione e la protezione sul luogo di lavoro.
L’azienda ha inserito al proprio interno dei break formativi riguardanti il tema dei mancati infortuni. Tale iniziativa è il risultato di un lungo progetto incentrato sulla prevenzione del rischio che ha coinvolto il responsabile della sicurezza, del magazzino e gli addetti al magazzino, creando un ambiente di condivisione ed apprendimento reciproco. Per promuovere la consapevolezza dei rischi, Vector ha utilizzato video che mostrano situazioni lavorative catalogate come casi quasi incidenti. Il progetto ha stimolato l’interesse dei dipendenti, in quanto il materiale estremamente visivo stimolava il personale, invogliandolo a riflettere sulle proprie azioni quotidiane possibilmente rischiose.
Durante il suo intervento, Giada Anania ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva dei dipendenti nei gruppi di lavoro. Questo ha contribuito significativamente a creare un ambiente sicuro ed inclusivo, superando le barriere della vergogna e del giudizio comuni nei contesti di sicurezza. Coloro che vivono quotidianamente in un ambiente di lavoro potenzialmente rischioso devono sentirsi parte attiva del processo di prevenzione, segnalando dove è possibile migliorare.
Un altro aspetto cruciale è stata l’attenzione dedicata alle parole e ai termini specifici utilizzati dai lavoratori. Espressioni come “abbiamo sempre fatto così” o “tanto non succede” sono diventate parte integrante del sistema di gestione dei near miss. Queste frasi, spesso pronunciate con una certa rassegnazione, riflettono una cultura radicata e resistente al cambiamento. Attraverso le sessioni di formazione, i lavoratori hanno iniziato a comprendere l'importanza di riflettere sul proprio ambiente in termini di prevenzione del rischio. La creazione di un luogo di lavoro più sicuro non solo ha migliorato la protezione fisica dei dipendenti, ma ha anche contribuito a instaurare un clima di fiducia e collaborazione reciproca, dove ogni voce viene ascoltata ed ogni preoccupazione viene presa sul serio.