Martedì 19 settembre presso il Javits Center di New York, si è tenuto il Leader Summit annuale delle aziende sostenitrici del United Nation Global Compact. L’UNGC è la più importante iniziativa al mondo di sostenibilità aziendale, un appello affinché le strategie e le operazioni aziendali siano allineate ai principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione e vengano intraprese azioni di impatto positivo.
L’evento è stato aperto da Sanda Ojiambo, CEO & Executive Director, UN Global Compact, che ha rimarcato l’urgenza in cui ci ritroviamo. L’avanzamento per il conseguimento degli obiettivi dell’agenda 2030 è in ritardo, anzi, su alcuni target negli ultimi anni (anche a causa della pandemia e della guerra) siamo tornati indietro. Nasce così la “Forward Faster Initiative”: una call to action globale, rivolta alle sue aziende aderenti, per fissare obiettivi ambiziosi, credibili e misurabili in cinque aree d’azione chiave: clima; uguaglianza di genere; salario di sussistenza; gestione delle risorse idriche; finanza ed investimenti.
A seguire è salito sul palco anche il celebre attore statunitense Matt Damon, nelle vesti di cofondatore di “water.org” un’organizzazione che si occupa dell’equità della distribuzione delle risorse idriche tra le aree più disagiate del pianeta, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. Damon, nel suo discorso ha voluto ribadire l’importanza di preservare questa fondamentale risorsa e ancor di più di agire ora.
<<Oggi più di 58 milioni di persone in tutto il mondo possono aprire un rubinetto e usare in sicurezza un bagno perché piccoli prestiti a prezzi accessibili hanno permesso loro di accedere all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari a casa. Celebriamo le vite trasformate e ci rendiamo conto che c'è ancora molto da fare mentre continuiamo il nostro lavoro in 11 paesi in tutto il mondo. Nel perseguimento della nostra visione di acqua sicura e servizi igienico-sanitari per tutti, stiamo ridimensionando l'impatto, esplorando nuovi mercati e soluzioni finanziarie per aiutare a porre fine alla crisi idrica globale.>>
La giornata è stata un susseguirsi di tavole rotonde e dibattiti, ma anche l’occasione per presentare agli aderenti storie aziendali di successo.
Nell’ultima sessione plenaria, tre giovanissime donne si sono rivolte ai Leader mondiali, con appelli sentiti: Faatiha Aayat attività di soli 12 anni, Yasmina Benslimane, fondatrice di Politcs4Her che da anni si batte per la parità di genere, Ayisha Siddiqa membro del Secretary-General’s Youth Advisory Group.
Infine sono saliti sul palco tutte le persone nominate SDGS PIONEER 2023.
Tra i presenti c’era Camilla Buttà, Sustainability & Communication Manager di Vector Spa.
<<È stata una giornata incredibile, durante la quale ho avuto il piacere di ascoltare relatori, Ceo e leaders di tutto il mondo testimoniare storie pazzesche di come si impegnano ogni giorno per il cambiamento. Per quanto riguarda l’avanzamento dell’agenda 2030 non siamo messi bene, ma credo lo sappiate.
Siamo a metà strada, ma siamo a meno della metà del percorso che porta al raggiungimento degli obiettivi. Anzi negli ultimi anni su alcuni target siamo tornati indietro.
A settembre sono usciti i nuovi Planetary Bounderis che mostrano come ormai troppi confini siano stati superati e ciò può portare a cambiamenti irreversibili del nostro ecosistema, che rischia di perdere quel suo stato di equilibrio che ci consente di viverci.
Le catastrofi “naturali” (mi chiedo quanto siano naturali o quanto invece causate indirettamente o direttamente dalle attività umane) che abbiamo visto quest’anno sono state devastanti e hanno conseguenze enormi: migrazioni, pandemie, morti, distruzione, indebitamento, sovraffollamento delle città (alcune già al collasso).
Le guerre e le tensioni politiche non sembrano volersi fermare.
Studi dicono che ci vogliono circa 257 anni per arrivare alla parità di genere mondiale.
Circa 2 miliardi di persone al mondo non hanno acqua sicura da bere e 3,6 miliardi di persone (quasi metà della popolazione mondiale) non hanno servizi igienici adeguati (per capirci meglio i rifiuti umani non vengono trattati), possibilità di lavarsi le mani con del sapone e curare l'igiene personale. Le conseguenze spesso possono essere letali.
Abbiamo poco tempo per ricostruire quel che si è rotto.
Per fortuna al mondo ci sono persone come quelle che sono salite sul palco e che davvero sono fonte di ispirazione per continuare a fare di più e meglio, sono felice così. Torno a casa con obiettivi nuovi.
È stato bello parlare di noi nei momenti di Networking e condivisione ai tavoli. Tantissimi commenti positivi, e complimenti che mi porto a casa e condivido con voi, come il premio più grande.
Il motto della giornata era: “Moving forward faster”.
Io aggiungerei un “together” se non vi spiace, perché davvero, se vogliamo raggiungere gli obiettivi, garantire un futuro a noi, ai nostri figli, alle nuove generazioni, dobbiamo muoverci, velocemente, in avanti (e non all’indietro) ma tutti e insieme>>.
Una dichiarazione esaustiva con una conclusione in perfetto stile Vector, che ribadisce come lo spirito dell’azienda sia quello di coinvolgere tutti nella stessa direzione verso obiettivi che garantiscano una vita sostenibile dentro e fuori dal contesto in cui l’azienda opera.
Autore: Fabio Radice