Daniele Cassioli - Disabilità Visive
Cecità, disabilità, amore per se stessi, fiducia, inclusione, dono, vita
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La sera dello scorso martedì 20 settembre si è tenuto presso la sede di Vector un interessantissimo incontro tra alcuni collaboratori, famigliari e Daniele Cassioli campione di sci nautico e fisioterapista, cieco dalla nascita. Cassioli che nella sua carriera ha vinto 25 titoli mondiali, 27 titoli europei e 41 titoli nazionali, ha condiviso la propria esperienza come uomo e come atleta, raccontando anche divertenti aneddoti. Prima di cedere la parola a Daniele, il Team Diversity interaziendale ha organizzato alcuni piccoli “giochi” allo scopo di provare sulla propria pelle le difficoltà di un non vedente. Tali attività prevedevano, ad esempio, fare un percorso completamente bendati, scrivere il proprio nome e cognome, versarsi un bicchiere d’acqua e scegliere un paio di calzini perfettamente combinato. Lo scopo era capire come, privati di un senso per noi fondamentale, anche le cose più banali che facciamo ogni giorno diventano improvvisamente difficilissime.

Daniele ha riflettuto molto sull’importanza della fiducia verso gli altri, un concetto imprescindibile nella sua vita, specialmente in ambito sportivo, ma anche nel quotidiano, ribadendo come tale concetto sia fondamentale per tutti, vedenti e non vedenti.

Altra tematica molto interessante è stata quella riguardante l’accettazione della propria disabilità, arrivando ad amare la propria diversità senza percepirla come uno svantaggio insormontabile, a tal proposito Daniele Cassioli ha voluto raccontare la sua esperienza come coach all’interno di alcuni Camp formativi per i più giovani affetti da cecità. In questi “camp” Daniele fa sperimentare ai bambini e ai ragazzi attività come gli sport di squadra (Cassioli gioca anche a calcio per ciechi), provare a fare un giro in moto, cimentarsi nell’ambito della comicità, mettendosi in gioco in ogni situazione.  Questi Camp sono anche un’occasione per tranquillizzare i genitori dimostrando come anche una situazione altamente invalidante non precluda del tutto lo svolgimento di attività senz’altro utili alla formazione dei più giovani, con qualche accorgimento. Soprattutto queste esperienze servono ai genitori a “lasciare andare” un po’ di più i propri figli.

Daniele Cassioli viene spesso invitato nelle scuole per raccontare la propria esperienza e sensibilizzare gli studenti verso un’educazione empatica, al fine di creare sempre di più una realtà sempre più inclusiva. Per tale motivo il campione viene invitato anche a parlare presso le istituzioni.

L’incontro è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione Culturale Area Giovani di Castellanza, al termine della serata Cassioli ha firmato alcune copie per i partecipanti dei suoi due libri: IL VENTO CONTRO e INSEGNA AL CUORE A VEDERE.

Come sempre Daniele ha saputo trasmettere messaggi fondamentali e molto profondi con una leggerezza disarmante" ha affermato il Presidente di Area Giovani Alessio Gasparoli.  "Si è parlato di temi davvero importanti in un contesto come quello aziendale dove per la gran parte del tempo si pensa a fatturato, ricavi e budget… ma grazie a Vector e a Daniele si è riusciti nell’intento di riflettere e approfondire tematiche molto importanti. Speriamo davvero che questo possa essere solo l’inizio di una collaborazione costruttiva e duratura con Vector.”

Esperienze come queste alimentano la consapevolezza e la diversità, un cammino che Vector ha iniziato già da molto tempo, con l’intenzione di esportare queste conoscenze anche nella vita di tutti i giorni.  

Parlare di diversità, inclusione ed equità è per noi un impegno costante. Sono sette anni che in azienda trattiamo temi legati alla D&I. Ogni anno il team sceglie un tema da approfondire e organizza incontri informativi con lo scopo di abbattere in primis le barriere legate ai pregiudizi e alla non conoscenza dell’altro”, spiega Camilla Buttà, Sustainability & Communication Manager di Vector. “L’empatia, come diceva Daniele, è un’arte che va allenata, e solo grazie all’incontro con l’altro, all’ascolto attivo, ad esperienze concrete, si può mettersi in gioco, aprirsi al mondo e portare un cambiamento. Le aziende devono essere motori di questo cambiamento. Noi siamo una società di trasporti internazionali, ma lavoriamo ogni giorno per rendere il nostro settore più sostenibile, per mettere al centro le persone nella loro individualità e per costruire un mondo migliore.”

 

Fabio Radice – Collaboratore Vector

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